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Di Fabrizio De André
E con Rosanna Naddeo, Giua (voce e chitarra), Barbara Casini (voce, chitarra e percussioni), Anais Drago (violino e voce), Francesco Negri (pianoforte), Alessandra Abbondanza (voce e fisarmonica)
Regia Giorgio Gallione
Direzione musicale Paolo Silvestri
Luci Aldo Mantovani
Scene Marcello Chiarenza
Costumi Francesca Marsella
Produzione Teatro Nazionale di Genova, Teatro Stabile di Bolzano, Teatro Carcano, Fondazione Teatro della Toscana, Marche Teatro
Il progetto teatrale su La buona novella è pensato come una sorta di Sacra Rappresentazione contemporanea che alterna e intreccia le canzoni di Fabrizio De André con i brani tratti da quei Vangeli apocrifi cui lo stesso autore si è ispirato. Prosa e musica, perciò, montati in una partitura coerente al percorso tracciato dall’autore nel disco del 1970, il primo concept-album di De André, con partitura e testo composti per dar voce a molti personaggi: Maria, Giuseppe, Tito il ladrone, il coro delle madri, un falegname, il popolo. I brani parlati, come in un racconto arcaico, sottolineano la forza evocativa e il valore delle canzoni originali, svelandone la fonte mitica e letteraria.
A portare in scena questo lavoro è Neri Marcorè, con la regia di Giorgio Gallione, che scrive: «Con Neri Marcorè abbiamo scandagliato per anni il teatro canzone di Gaber, e già ci confrontammo con i materiali di Faber in un altro spettacolo, Quello che non ho, che intrecciava i pensieri e le canzoni di De André con gli scritti di Pasolini. Arrivare a La buona novella ci sembrava inevitabile. La buona novella tratta certo della Passione di Cristo (per De André il più grande rivoluzionario di tutti i tempi), ma la racconta anche dalla parte di Maria, madre bambina inconsapevole e prescelta prima, straziata e piangente mater dolorosa poi…
La buona novella non è solo un concerto, ma uno spettacolo originale, recitato, agito e cantato da una compagnia di attori, cantanti e musicisti che penseranno l’opera di De André come un ricchissimo patrimonio che può comunque ben resistere, come ogni capolavoro, anche all’assenza dell’impareggiabile interpretazione del suo creatore».
Durata dello spettacolo: 1 ora e 25 minuti senza intervallo.
BIGLIETTI (comprensivi del diritto di prevendita):
Posto Unico Intero €. 32.00
Posto Unico Ridotto €. 30.00
Loggione €. 12.00