Prima Passeggiata Urbanistica: i luoghi della rigenerazione urbana

Resoconto dell'evento

Pubblicato il 10 Luglio 2024

Pubblicato il: 10 Luglio 2024 - Ultimo aggiornamento 31 Luglio 2024

Il 29 maggio 2024, si è svolta la prima Passeggiata Urbanistica che ha avuto come tema le aree dismesse del centro storico.

Prima Passeggiata - partenza 1Le Passeggiate Urbanistiche sono nate all’inizio del 1960 a New York su iniziativa di Jane Jacobs che contestava le modalità con cui l’Amministrazione della città gestiva le grandi trasformazioni urbane.
La Jacobs sosteneva che: “Bisogna uscire e camminare – camminate e vedrete che molti dei presupposti sui quali si basano i progetti sono sbagliati …” intendendo, con questa frase, che visitare i luoghi insieme ai cittadini e capire come gli abitanti vivono la città sia una tappa importante per la corretta progettazione urbana.
Da allora questa procedura si è rapidamente diffusa in tutto l’occidente ed è considerata da molti urbanisti un mezzo prezioso per capire meglio la città.

Prima Passeggiata - partenza 3Prima Passeggiata - partenza 2Prima Passeggiata - partenza 4Il percorso proposto ha previsto la visita dell’ex Macello, del lascito Pensa, dell’ex Carcere, del tribunale e del Palazzo Riberia; ogni luogo è stato l’occasione per considerazioni e approfondimenti sulla storia degli edifici e formulazioni di ipotesi per il loro recupero.

Prima Passeggiata - Passeggio1 Prima Passeggiata - Passeggio3Prima Passeggiata - Passeggio4Durante gli incontri partecipativi era stato già deciso che le Passeggiate Urbanistiche dovessero essere inclusive per tutti i cittadini. 

Il percorso urbano è diventato anche l’occasione per verificare i molti ostacoli che rendono difficoltoso o, a tratti, impossibile spostarsi nella città per molti cittadini con disabilità.


La prima tappa della passeggiata è stata all’Ex Macello.

Prima Passeggiata - ex macello 1

Prima Passeggiata - ex macello 2Prima Passeggiata - ex macello 3Prima Passeggiata - ex macello 4Realizzato nel 1874 su un’area di 5.600 metri quadrati complessivi che si affaccia su piazza Volta, a due passi dal centro storico, si tratta di un’area dismessa dalla fine degli anni Ottanta e del tutto inutilizzata dalla metà degli anni Novanta.
Uno spazio chiuso da molti decenni e ormai scomparso nella memoria visiva della maggior parte dei cittadini. Un pezzo di storia urbana con grandi potenzialità di recupero e di riutilizzo collettivo.


A fianco all’area, procedendo lungo via Pompei si possono osservare le mure perimetrali del complesso denominato “Lascito Pensa”.

prima passeggiata pensa 1

Prima Passeggiata - Pensa 7 Prima Passeggiata - Pensa 2 Nel 1976 Baldassarre Pensa lasciò la proprietà al Comune, vincolandone però la destinazione d’uso a scuola oppure a opera di bene; in entrambi i casi ciò che verrà realizzato dovrà essere intitolato alla memoria dei fratelli Pensa.

Prima Passeggiata - Pensa 3Prima Passeggiata - Pensa 4Prima Passeggiata - Pensa 8Entrando nella corte ciò che ha colpito i visitatori è stato la grandezza dell’area verde, in centro città, e le dimensioni degli edifici che compongono il complesso, oltre alle splendide cornici storiche ancora in buone condizioni. La visita del complesso ha aperto considerazioni circa il suo riutilizzo nell’ambito sociale, soprattutto come residenze per anziani autonomi o come connubio per anziani/bambini.


Proseguendo il percorso si è arrivati all’edificio dell’ex carcere.

Prima Passeggiata - ExCarcere1L’edificio venne edificato nella prima metà del 1800 per sostituire le vecchie celle presenti in Castello. La struttura si presenta a forma di “T”, su tre piani a livello terreno e uno scantinato. È dotato di due cortili, delimitati da mura perimetrali, tipiche delle carceri di quel periodo.
Prima Passeggiata - ExCarcere3 Prima Passeggiata - ExCarcere4 Prima Passeggiata - ExCarcere2Dopo la dismissione negli anni ’80 venne destinato, fino al 2000, al Comando della Guardia di Finanza. Nel 2005, a seguito della sottoscrizione di un Protocollo d’Intesa tra il Ministero delle Finanze ed il Comune di Vigevano finalizzato alla valorizzazione del bene, ne è stata modificata la destinazione d’uso in “Edifici e Complessi Speciali”.
Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha rilasciato, nel 2007, l’autorizzazione all’alienazione del bene con destinazioni d’uso compatibili con il suo valore storico-artistico, ovvero “attività socio-collettive, museali, terziario ed in linea di massima anche residenziale purché non intensivo”, estendendole anche a “funzioni ricettive e commerciali limitatamente agli esercizi di vicinato”. Oggi l’Agenzia del Demanio ha inserito gli immobili in un bando di valorizzazione che ne prevede l’acquisto da parte dei privati.
Proprio da queste informazioni, durante la discussione, è emerso il possibile interesse dei cittadini a rendersi parte attiva del processo di rigenerazione, anche attraverso l’attivazione di un crowdfunding (raccolta fondi).


Lasciato l’ex carcere il gruppo si è diretto verso l’ex Tribunale passando da via Mulini. È stata un’occasione per una sosta ad ammirare il mulino esistente e, ancora oggi, funzionante che offre uno scorcio inaspettato nel centro storico.

Prima Passeggiata - Mulini1

Si tratta di un edificio del quindicesimo secolo, costruito sulla cinta dei Terraggi per volere di Ludovico il Moro, su probabili indicazioni progettuali di Leonardo da Vinci.
Realizzato in mattoni, utilizza come muro perimetrale posteriore il terrapieno degli antichi terraggi le mura di difesa della città.
Prima Passeggiata - Mulini5 Prima Passeggiata - Mulini3Prima Passeggiata - Mulini2L’accesso originario al mulino è costituito da un ponticello in mattoni posto a cavallo della Roggia Vecchia, le cui acque muovono ancor oggi la grande ruota in legno che aziona le macine.
La presenza del Mulino ricorda come Vigevano sia una “città d’acqua” per la presenza di una moltitudine di canali artificiali che la attraversano.


La tappa successiva è l’ex Tribunale costruito nell’ex convento dei frati domenicani annesso alla chiesa di San Pietro Martire. Gli edifici sono stati costruiti a metà del quindicesimo secolo.

Prima Passeggiata - Tribunale1Prima Passeggiata - Tribunale4b Prima Passeggiata - Tribunale3 Prima Passeggiata - Tribunale2L’esplorazione del palazzo ha permesso di ammirare, all’interno del secondo chiostro, il prezioso ciclo di affreschi presenti in venti lunette che raccontano la vita di San Domenico. L’importanza dell’edificio e il suo stato di conservazione ha innescato una discussione articolata tra Sindaco, cittadini, funzionari dell’Ufficio tecnico ed urbanisti sulle potenzialità della struttura, sulle possibilità di riapertura del tribunale e sui possibili scenari alternativi.


L’ultima tappa della Passeggiata Urbanistica è stato Palazzo Riberia.

Prima Passeggiata - Riberia1

Prima Passeggiata - Riberia4 Prima Passeggiata - Riberia3 Prima Passeggiata - Riberia2Lo storico edificio, al centro di un parco ubicato tra l’omonima strada e via della Costa, è al momento uno spazio vuoto in attesa di un’importante riqualificazione, che lo vedrà rinascere come “cittadella” sociale: l’estate scorsa la Regione ha stanziato 4 milioni di euro all’interno del finanziamento da 15 milioni per il progetto di rigenerazione urbana di palazzo Riberia attraverso “Vigevano.inc”.
Il progetto prevede:
• il recupero e l’efficientamento energetico, rispettando le norme della Sovrintendenza;
• la creazione di spazi dedicati a servizi per minori con disabilità e alla formazione autonoma; è infatti previsto anche un ristorante etico dove potranno lavorare giovani e adulti con disabilità oltre a luoghi aperti alla cittadinanza;
• verrà ristrutturato il piano superiore che ospiterà 16 alloggi per soggetti fragili.
Un destino consono ad uno stabile che dall’anno della sua edificazione ha avuto svariati utilizzi: una chiesa ortodossa, aule dell’Università della terza età, un caseggiato popolare, una residenza signorile, un convento e un orfanotrofio, la cui insegna è ancora dipinta su una delle facciate del palazzo.
La sosta nel giardino è stata l’occasione per discutere dell’importanza del patrimonio dismesso per il rilancio del centro storico e come elemento in grado di aumentare l’attrattività e la qualità della città.